RIVEDERSI


E’ una foto scattata tre giorni dopo il ritorno in patria. Ovviamente a quell’epoca c’erano solo foto in bianco e nero: Il colore è stato messo dopo. Io (quello a destra) ero robusto e cicciotello, non sembravo la persona che era appena tornata da un posto molto freddo. Sono riuscito a tornare senza morire, forse grazie alla mia forza fisica. La persona accanto a me è un mio amico che è morto qualche anno fa.


Nell’estate del 1970 è venuto un benefattore in Giappone. Era un medico tedesco, il dottor Willhelm Stotts (al centro della foto). Era un prigioniero come noi che stava nello stesso campo di concentramento in cui stavo io. Guardando i miei disegni (la raccolta dei disegni all’interno dell’ex Unione Sovietica ) si ricordò di quei momenti. 
Nella foto del giornale “il benefattore del campo di concentramento” e quattro ex prigionieri giapponesi sopravvissuti, stanno stringendo le mani versando lacrime. I giapponesi che sono stati salvati dal dottore, sono più di 300 in Giappone. Adesso, che sono passati 51 anni, il dottore ormai è morto.

Il giornale Asahi ・articolo del 16 luglio 1970


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